9 Dicembre: Riflessioni Post-Immacolata

Cari lettori,

Che bella giornata è stata ieri, passata in famiglia. Abbiamo riso, chiacchierato, e condiviso quei momenti che restano impressi nel cuore. Ora mia figlia la rivedrò alla Vigilia, quando verranno da noi con i piccoli e si fermeranno per tutte le feste fino alla Befana. Intanto, oggi ne approfitto per stare un po’ a dieta. Dopo il pranzo di ieri e tutto quello che ci aspetta per le feste, meglio prendersela leggera. Sapete cosa mi è venuto in mente? Un buon brodino caldo con i tubetti. È un piatto semplice, umile, ma perfetto per rimettersi in equilibrio. E mi viene in mente il brodino di Luca Cupiello e vado come ogni anno a riguardare "Natale in casa Cupiello" di Eduardo De Filippo.

Quel Lucariello, con il suo presepe, rappresenta una parte di me e, credo, di tutti noi. Quella lotta tra sogni e illusioni, quell'ostinazione nel voler creare armonia in un mondo spesso ostile o indifferente. Lucariello è l’illusione che abbiamo tutti quando crediamo che il Natale, con il suo calore, possa sanare tutte le ferite, che un presepe possa davvero unire ciò che la vita, con le sue difficoltà, divide. Ma Eduardo ci mette di fronte alla crudezza della realtà: non basta sognare, bisogna accettare le imperfezioni, le mancanze, e a volte anche i fallimenti.

Eppure, il mio giudizio finale è sempre lo stesso: il presepe, la famiglia unita, resta l’unica cosa che può davvero salvare questo mondo. È quel piccolo spazio in cui tutto sembra possibile, dove possiamo credere ancora nell’amore, nel perdono e nella speranza.

"Le illusioni ci fanno sognare, ma è l’amore che ci tiene in piedi."

E voi, amici miei, quali sono i vostri rituali natalizi? C’è una tradizione o un film che per voi segna l’inizio delle feste? Raccontatemi, perché ogni gesto, per quanto semplice, è una storia che vale la pena condividere.

A domani, con un altro racconto dal mio calendario dell’Avvento.
Nonno Tommasino 🎄

P.s.A proposito vi piacciono i miei cuscini?